«Le Mille e una Tetta, che ne dici?». «Dico che dovrei fotografare cinquecento coppie di seni». «Cinquecento coppie più uno, per la precisione». «Potremmo anche pensare a qualche foto di tetta singola qua e là». «Così si complicano i conti». Quello che mi piace di Maria Paola è che ci puoi fare discorsi da uomo. Nel senso che sono totalmente assurdi, surreali, a volte idioti. Come le situazioni in cui riesce a cacciarsi. Piuttosto spesso, considerando che, tra le altre cose, fotografa sport estremi, gare avventura. E così, qualche volta, c’incontriamo in situazioni improbabili. Nel caso di quel discorso sulle tette era su una spiaggia di Capo Verde, aspettando i concorrenti di una ultramaratona. E siccome le attese si facevano lunghe, avevo convinto Maria Paola a fotografare la barista del paese, una splendida mulatta, con l’idea di realizzare un servizio un po’ glamour per un mensile maschile. Poi, tanto per creare un contrasto di colore, Maria Paola aveva fotografato anche una sua amica di passaggio. L’avevo osservata mentre scattava, coinvolgendo le sue improvvisate modelle, e avevo pensato che un uomo non ci sarebbe riuscito. Non sarebbe riuscito a stabilire quel rapporto. Non sarebbe riuscito a fotografare senza esasperazioni erotiche o senza ambiguità di vario genere. Maria Paola, invece, giocava. |
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