rapporto col seno. «M’è cresciuto a 12 anni. Non sono mai passata attraverso la seconda. Di colpo non potevo più giocare con la mia banda di monelli. Ho avuto problemi sino a 17, 18 anni, quando ho capito a cosa poteva servire. Prima l’ho subito. Non ci avevo più pensato, a quei momenti di vita. Mi sono tornati in mente solo adesso, facendo il libro. E ho scoperto che avevo rimosso molte altre cose, che dovevo confrontarmi con me stessa». Mentre Maria Paola fotografava, esorcizzava, analizzava, anch’io ho imparato qualcosa. Mi si è aperto un mondo. Ho sfogliato riviste d’intimo (vergognandomi un po’ a lasciarle in vista sulla scrivania), ricerche di mercato e indagini sulle donne con taglia forte, mi sono reso conto di problemi e complessi che non supponevo (credevo fossero un’esclusiva del cervello maschile). Ho dovuto ammettere con me stesso che alcune foto mi suscitavano un brivido d’eccitazione, altre mi davano un senso di fastidio, altre, semplicemente, m’imbarazzavano. Ma è già tanto rendersene conto e provare a rifletterci: è il primo passo per imparare a guardare bene le donne, con occhi diversi. Mi sento un po’ come Alice nel paese delle meraviglie. Ho scoperto che un seno non è solo un seno. Massimo Morello |
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